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Maestro di Badia a Isola
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L'anonimo pittore deve il suo nome alla Maestà un tempo conservata proprio nella chiesa di San Salvatore a Abbadia Isola, presso Monteriggioni ed oggi ospitata nel Museo civico e d'arte sacra di Colle di Val d'Elsa. La mano, identificata da alcuni studiosi con quella del giovane Duccio di Buoninsegna, allo stato attuale delle ricerche stilistiche è da assegnare ad un anonimo e precoce seguace del sopraddetto senese, da cui riprende la solidità plastica e certi preziosismi, quest'ultimi da riferire al gusto bizantineggiante propria dei pittori senesi più arcaici. Al Maestro sono anche da riferire: la Madonna col Bambino n. 593 (Siena, Pinacoteca Nazionale); un polittico, smembrato e disperso in vari musei e collezioni private, la cui tavola centrale raffigurava una Madonna col Bambino (Utrecht, Museo Arcivescovile), infine probabilmente la Maestà della Collezione Cini. Nel 1986 il Bagnoli ha attribuito al Maestro anche un dossale raffigurante la Madonna e due angeli (Montepulciano, Museo comunale).
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