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Romitorio di belverde Cetona

CHIESE E MONASTERI

Romitorio di belverde

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Romitorio di belverde


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Il Romitorio di Belverde, sorge ai piedi di una rupe rocciosa di travertino, circondato da piante di leccio e cipressi. La parte più antica del complesso è costituita dalle tre chiese costruite una sull'altra, la cui fondazione risale probabilmente intorno all’anno 1000. Caratterizzate da una sola navata, le chiese erano forse legate ad una comunità di cavatori di pietra e scalpellini che si trovava nei pressi. I capitelli del portico della chiesa inferiore hanno scolpiti nel basso rilievo alcuni arnesi tipici di questi mestierii: picconi, incudini e martelli. Nel 1367, con il diploma di Enrico IV, Cetona e molti territori vennero concessi a Guglielmo di Beaufort e, forse per salvare il proprio patrimonio locale, la famiglia orvietana dei Montemarte fece donazioni alla Chiesa di Belvedere. Un membro di questa famiglia, tale Niccolò, viene comunemente indicato come il fondatore del convento che in quell’anno sorse accanto alle Chiese. Nel 1375 il possesso di Cetona e delle sue terre ritornò alla famiglia Montemarte con Ugolino, conte di Corbara ed alcuni anni più tardi, Francesco Montemarte commissionò gli affreschi delle Chiese ad artisti di scuola orvietana che li eseguirono tra il 1390 ed il 1391. L’oratorio inferiore, dedicato alla Beata Vergine Maria, appare quasi interamente affrescato da Cola Petruccioli di Petrucciolo che raffigurò sulle pareti molteplici soggetti legati alla Vergine, intercalati con altre scene. Salen nella chiesa superiore si trova un ciclo di affreschi raffiguranti la vita del Cristoi. Gli autori che operarono in questo oratorio furono Piero di Puccio, Andrea di Giovanni e il “Quarto Maestro di Belverde”. Pure ad Andra di Giovanni sono attribuite le sei scene della Vita della Maddalena sulla volta dell’attiguo Oratorio di Santa Maria Maddalena. Alle pareti è inoltre conservata un pregevole Via Crucis composta da quattordici formelle di scuola senese eseguite nella prima metà del 1700 .
(Fonte: "Cetona, un viaggio nel tempo", di Massimo Cinelli e Franco Cicerchia. In vendita presso l'ufficio turistico)

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